Pubblicato il 26/03/2018

Brezel, come nacque l’antipasto per eccellenza

Immaginate di essere seduti ad una tavola riccamente imbandita assieme ai vostri più cari amici e parenti per festeggiare un avvenimento importante. Davanti a voi ci sono prelibatezze di ogni tipo, dagli affettati alle cotolette, accompagnate da una delle nostre specialità birraie Forst.

Naturalmente è tutto squisito e genuino, ma il problema rimane sempre uno. Con cosa è meglio cominciare? È decisamente una gran bella domanda! La risposta più giusta è partire da un antipasto che possa aprire lo stomaco e che, possibilmente, si possa intingere in qualche deliziosa salsa oppure farlo avvolgere da una saporita fetta di speck.

Quel bel brezel proprio davanti a voi risponde a tutte queste caratteristiche ed è straordinariamente buono! Ma da dove viene esattamente questo antipasto per eccellenza?

Questo pane tipico della Germania, dell’Austria, della Svizzera e dell’Alto Adige ha origini molto antiche che risalgono, addirittura, al VII secolo dopo Cristo. Le prime tracce si possono infatti ritrovare nei monasteri situati nei territori del Nord Italia e della Francia.

Pare che i monaci del periodo dessero quelli che possono essere considerati i primi brezel ai bambini che avessero imparato a memoria i versi della Bibbia come premio (dal latino “pretiola” che significa “ricompensa” per poi venir chiamato “brezel” durante la sua espansione nei Paesi germanofoni).

In seguito questo particolare tipo di pane divenne un augurio di fortuna e completezza spirituale diventando anche un vero e proprio cibo pasquale nella Germania di metà ‘400.

All’epoca questi brezel avevano già la forma che conosciamo oggi e potevano simboleggiare sia le braccia incrociate per la preghiera che la Santissima Trinità, ma non sono stati sempre come li conosciamo.

Se la forma è rimasta circa come quella di oggi non si può dire lo stesso per la sua tipica tostatura, in origine venivano consumati mezzi crudi, e salatura che lo rendono immediatamente riconoscibile.

Per quanto riguarda il primo aspetto vi sono due spiegazioni abbastanza simili tra di loro. Si racconta infatti di un fornaio si addormentò durante il lavoro e, proprio per questo, il brezel assunse il suo tipico colore. Un’altra storia riguarda sempre un fornaio che, distrattamente, ha cotto il pane nel forno due volte, ma visto il risultato finale è più che perdonabile!

Invece, per quanto riguarda la salatura, bisogna cambiare addirittura continente! Più precisamente in quello americano del XVII secolo dove i padri pellegrini, partiti dall’Europa a bordo della Mayflower, decisero di aggiungere questa variante al pane portato nel nuovo mondo per colonizzarlo.

Tornando ai giorni, ma soprattutto alle tavole, nostri il brezel è un vero e proprio simbolo dello street – food sano e gustoso e, naturalmente, protagonista assieme a wurstel con senape, birra e salse in gran quantità in ogni sagra che si rispetti.

E pensare che bastano solamente farina di grano tenero, malto, lievito di birra, bicarbonato di sodio e acqua, alcune regioni utilizzano anche strutto oppure farina ed altri cereali, per creare questa squisitezza!

Detto questo, la prossima volta che sarete alla Fosterbräu Trento, non scordatevi di abbinare un bel brezel appena sfornato, soprattutto con le sue salse, mentre vi gustate una sana birra Forst! Se invece avete voglia di portarvelo a casa, oppure mangiarvelo mentre ammirate la magia della bella stagione a Trento, non c’è nessun problema perché la Forst di Trento ha pensato anche a questo! Entrate dunque per ritirare il vostro brezel caldo appena sfornato e lasciatevi incantare dal sapore della vera tradizione.

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