Lo Zelten ed il sapore delle feste
Il periodo natalizio è ormai alle porte ed anche la città di Trento, al pari di tutta la regione del Trentino – Alto Adige, si sta “addobbando” per una delle festività più liete ed attese dell’anno. Ogni angolo di strada del capoluogo trentino risuona infatti di melodie e canti natalizi mentre, a mezz’aria, si diffondono i piacevoli aromi del vin brulé, del bombardino e di mille altre leccornie che rendono ancora più gradevole questa festività.
Accanto ai tradizionali salumi e formaggi, dei quali abbiamo già parlato più volte nel corso di questo blog, ben si accosta uno dei dolci più conosciuti dell’intero territorio del Trentino – Alto Adige, ovvero lo zelten. Si tratta infatti di un pane dolce con frutta secca e canditi, si tratta di una delle ricette più tipiche e diffuse del periodo natalizio le cui origini si perdono nelle tradizioni medievali. Di base comune (farina, uova, burro, zucchero, lievito e frutta secca) la preparazione di tale gustoso dolce varia da paese a paese come da famiglia a famiglia. Le varianti principali però rimangono quella trentina (più impasto e meno frutta) e quella sud tirolese (più frutta secca e canditi oltre che maggiore fantasia nelle forme che variano dall’ovale al cuore), ma da dove ha origine esattamente lo zelten? È presto svelato!
Prima di tutto occorre sapere che il termine stesso deriva dalla parola tedesca “selten” che significa “raramente” , proprio ad indicare come tale dolce veniva preparato dalle famiglie solo in particolari occasioni quali il solstizio d’inverno e, quindi, il Santo Natale. Si sceglieva inoltre proprio questo periodo perché in inverno è più facile reperire frutta secca e canditi. Le famiglie quindi ne preparavano due con l’aiuto di tutti i membri, uno più grande per i componenti di tale nucleo ed uno più piccolo che le ragazze in età da marito portavano in dono ai futuri sposi. La derivazione dal termine “raramente” assume un significato ancora più grande proprio perché lo zelten si mangiava solo quando tutta la famiglia rientrava assieme dalla messa di mezzanotte.
Come ben si sa queste tradizioni molto spesso si tramandavano per via orale all’interno delle stesse famiglie, ognuna gelosa della propria ricetta, e di scritto c’è sempre stato ben poco, ma in questo caso siamo fortunati. Nella Biblioteca di Rovereto, infatti, vi è conservato un manoscritto settecentesco che descrive la preparazione del “celteno”. Il documento recita infatti “Prendete dell’uva di Candia, uva passa, pinoli, mandorle sbucciate tagliate per lungo, scorze di limone minutamente tagliate, semi di anice, cedro candito, cannella in polvere, un po’ di zucchero e un po’ di farina e mescolate insieme ogni cosa. Prendete un pezzetto di lievito di birra, della grandezza di una noce”.
Ancora oggi lo zelten “vive” come elemento principe della pasticceria trentina sotto le feste natalizie ed una sua fetta basta a riportare il sorriso sui volti infreddoliti e stanchi dopo una dura giornata di studio o di lavoro. Vi invitiamo a mangiare questo gustoso dolce in compagnia, accompagnato dalla birra di Natale che potete trovare solo alla Forsterbräu di Trento, in pieno centro storico!