Pubblicato il 20/01/2020

Tiramisù: un(a) dolce fine

Prendete del mascarpone, del caffè, dei savoiardi (alcuni ci mettono i pavesini, ma pazienza), dello zucchero e del cacao amaro, cucinate il tutto e servitelo alla fine di un lauto pasto. Il risultato? Di sicuro vi verrà fuori un tiramisù, ovvero il dolce per eccellenza per il quale si trova sempre il fatidico “posticino nello stomaco”!

La sua paternità è ancora adesso dibattuta, e divisa, tra Veneto e Friuli – Venezia Giulia, ma le tracce di questa leccornia sono rinvenibili anche nelle specialità dolciarie di altre regioni europee. Elementi come creme e biscotti savoiardi sono infatti tipici di piatti come la zuppa inglese, il Dolce Torino e la crema charlotte.

Ma da dove ha origine il tiramisù in Italia? Ci sono svariati libri che se ne contendono la paternità compresa tra gli anni Cinquanta e Ottanta del secolo scorso (sempre tra le zone del Veneto e del Friuli – Venezia Giulia), ma si sa che le leggende vanno sempre un po’ più all’indietro nel tempo.

Secondo alcuni, il tiramisù venne inizialmente battezzato la “zuppa del duca” poiché un piatto simile venne servito a Siena in occasione della visita del granduca Cosimo III de’ Medici (1642 – 1723), mentre altri sembrano confermare le origini trevigiane del dolce anche secondo una vecchia leggenda popolare.

Come vuole ogni leggenda, ricordiamolo già sin da ora, anche questa ha un certo fondamento di verità. Pare infatti che il tutto abbia avuto origine dallo “sbatudin” (tuorlo d’uovo sbattuto e mischiato con lo zucchero), un piatto della tradizione contadina veneta per rinfrancare lo spirito di chi lavora nei campi e la carne di chi si è appena sposato.

Stando alla leggenda quindi, nel centro di Treviso, sorgeva una casa di appuntamenti gestita da una matrona che aveva le idee ben chiare per quanto riguardava il prendersi cura dei suoi fidati clienti.

Correvano gli anni tra il Settecento e l’Ottocento, ma correvano anche tanti uomini da questa locanda, alcuni sostengono che si trovasse in piazzetta Ancilotto, a casa dalle loro mogli. Dopo un incontro particolarmente focoso con le lavoratrici della locanda, pare che la matrona li accogliesse esclamando ‘desso ve tiro su mi (letteralmente “adesso vi tiro su io”) mentre stringeva in mano un piatto di quello che, da questa frase in dialetto, sarebbe diventato il tiramisù.

Dopo questo episodio il dolce si diffuse anche per altre osterie e pasticcerie diventando uno dei must della cucina veneta adatto sia a grandi che piccini.

Libri più moderni affermano invece che il tiramisù sia nato tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta, come già accennato in precedenza, ma ciò che sappiamo di certo è la fama di questo invitante dessert ormai arcinoto in tutto il mondo.

Intere competizioni, versioni, assaggi e così via hanno preso migliaia di forme, ma se anche voi volete provare una dolce nota di piacere alla fine di un lauto pasto allora ve lo diamo noi un consiglio.

Venite dunque al ristorante birreria Fosterbräu Forst in pieno centro storico a Trento, banchettate con i piatti tipici trentini annaffiati dalle nostre immancabili birre che vanno a “condire” anche il nostro eccellente birramisù, una gustosa e delicata variante per gli amanti della birra!

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