Il Vezzena, un formaggio tra Veneto e Trentino
Siamo sull’Altopiano di Vezzena, a cavallo tra le regioni del Trentino – Alto Adige e del Veneto, rinomata località turistica estiva ed invernale ricca di storia e tradizione, anche linguistica grazie alla presenza della popolazione di ceppo cimbro, e non solo!
Famosa per la sua importanza strategica durante la Prima Guerra Mondiale, a testimoniarlo sono le rovine delle varie fortezze austroungariche, oggi questo Altopiano è diventato meta di pascolo per le mucche e di villeggiatura per i turisti che decidono di esplorare tutta la sua bellezza a piedi, in moutain bike o anche con le racchette da neve.
È proprio in questo luogo paradisiaco sui monti che prende origine la storia del suo prodotto gastronomico tipico per eccellenza, il formaggio Vezzena la cui origine si perde tra le “nebbie” del XV secolo.
Prodotto caseario che, fino alla Prima Guerra Mondiale, era l’unico formaggio utilizzato in Trentino come condimento per zuppe e canederli (di questi ultimi ne abbiamo già parlato in maniera approfondita all’interno di questo blog) ed era particolarmente apprezzato anche dall’Imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria grazie alle sue note aromatiche date dalle erbe dei pascoli.
In seguito, con la sempre maggiore “avanzata” del formaggio Grana sulle tavole degli italiani, il Vezzena seppe comunque conquistare maggiore pregio ed importanza tra i piatti dei consumatori e tra i palati degli intenditori più esigenti.
Eccellente quando viene abbinato con i piatti locali e con del buon vino rosso dal sapore forte, il Vezzena è ottenuto con il latte crudo parzialmente scremato che viene lavorato con il caglio bovino e si divide in tre grandi tipi a seconda della stagionatura.
Per i tipi Mezzano (più dolce) e Vecchio (più compatto) si può variare dai quattro agli otto mesi di stagionatura, mentre per lo Stravecchio (eccellente per essere grattugiato e quasi piccante), si possono anche superare i due anni senza che tale formaggio perda la sua burrosità tipica ed il gusto che lo contraddistingue.
Oltre a questo va ricordato che, a seconda del periodo di pascolo, il Vezzena può acquisire dei sapori e degli aromi differenti grazie ad erbe come salvia, achillea, genziana, fiordaliso e così via. Per esempio, se viene preparato con il latte di giugno, la forma finale può presentare anche qualche nota agliacea.
Con la “M” che svetta sulle sue gustose forme, il Vezzena è un autentico prodotto di eccellenza come testimoniano la sua presenza nell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (abbreviato P.A.T.) e la sua tutela da parte della Fondazione Slow Food. Mica male per un formaggio!
Concludendo, se la storia e la descrizione degli aromi tipici di questo formaggio vi hanno stuzzicato l’appetito e la fantasia, allora venite ad assaggiare tutte le sue note aromatiche nei piatti tipici al Ristorante Birreria Forsterbräu a Trento!